Sono tantissimi i tipi e i modelli di stendibiancheria in commercio ma le differenze non riguardano solo i materiali ma anche il design e la struttura modificate negli anni per cercare di offrire sempre più risposte utili ad esigenze differenti.
Rispetto al passato, design e struttura sono importanti anche perché è ormai necessario offrire una risposta per spazi sempre più angusti nelle abitazioni, pur con l’esigenza di poter stendere i panni lavati e pronti all’asciugatura. Certamente esistono le asciugatrici sempre più diffuse, che offrono un valido aiuto ma non sono applicabili con alcuni materiali con cui sono realizzati certi capi di abbigliamento.
Lo stendibiancheria resta perciò la soluzione più pratica, economica, ergonomica e idonea alle esigenze e al portafoglio di tutti.
In quanto a tipi ed a modelli di stendibiancheria, il problema maggiore cui devono rispondere è lo spazio che va considerato insieme con il clima.
Il fattore spazio viene affrontato in modi diversi ma utili per non avere immagini di grande disordine a causa di una casa piena di stendipanni e termosifoni ricoperti di biancheria di ogni genere, con un pessimo effetto finale. Tra i modelli più diffusi ci sono gli stendibiancheria da soffitto di particolare utilità per tenere in ordine lo spazio domestico e con un primo vantaggio di essere praticamente invisibile quando non è usato e un secondo vantaggio di non dover essere riposto in qualche angolo della casa. Affisso al soffitto, un sistema di piccole carrucole permette di alzare e abbassare le aste e stendere ad un’altezza regolabile in base alle esigenze. Abbastanza facile da montare seguendo le istruzioni fornite in confezione, diventa un’ottima soluzione anche per stendere capi di grandi dimensioni come le lenzuola ma anche capi di più piccole dimensioni come asciugamani o biancheria. Bisogna solo fare attenzione a non eccedere con il peso che al massimo è indicato in 10 chili ma ricordando che il peso dei capi bagnati è maggiore di quello dei capi una volta asciugati.