Regina, il film di
Alessandro Grande, è stato l’unico italiano in concorso al
38° Torino Film Festival sotto la direzione artistica di Stefano Francia di Celle.
Regina di Alessandro Grande, l’unico film italiano al concorso
L’opera prima del regista originario di Catanzaro, è stata girata
interamente nel territorio montano della Calabria, in particolare nella Sila. San Giovanni in Fiore, Lorica, Cotronei e una parte a Catanzaro, sono le location suggestive del film che ha convinto la commissione artistica di questa edizione del TFF, uno dei festival d’autori più importanti a livello europeo, ottenendo un posto di rilievo in questa edizione.
Il film è stato apprezzato anche molto apprezzato dalla critica:
Cinematografo ha recensito il film Regina parlando, oltre che di un esordio riuscito, anche di una nuova primavera del cinema italiano che chiede a gran voce rifondazione.
Il film è stato
l’unico italiano scelto tra i dodici titoli provenienti da tutto il mondo e racconta il senso di colpa provato da una ragazzina di nome
Regina e il conflitto generazionale, in particolar modo in questo caso il rapporto padre figlia.
Regina ha 15 anni e sogna di fare la cantante. A supportarla c’è suo padre Luigi, lui è tutta la sua famiglia, dato che Regina ha perso la madre anni prima e Luigi proprio per lei ha rinunciato alla sua carriera musicale. Il loro è un legame fortissimo, indissolubile. Almeno fino a quando un giorno, un incidente cambierà le loro vite.
Le note di regia di Alessandro Grande
Queste sono le note di regia rilasciate da Alessandro Grande durante la presentazione del film Regina: “
Sono partito dal saggio di Massimo Recalcati “Il complesso di Telemaco”, nel quale l’autore affronta l’assenza e la scomparsa della figura del padre. Telemaco, infatti, lo attende per poter ristabilire in casa quella che Recalcati chiama “la legge della parola”, la capacità di svolgere una funzione educativa verso i propri figli. L’arrivo di un padre maturo e pronto all’ascolto è un bisogno fondamentale per le generazioni dei figli di ogni tempo. Sin dai primi momenti della fase di scrittura ho sentito l’opportunità di fare un film sincero e universale, che potesse arrivare al cuore dello spettatore raccontando una storia sospesa fra il film di genere e il romanzo di formazione, in una Calabria insolita e personale”.
Regina è un
saggio sulla colpa, uno di quei film che fanno
emozionare e riflettere, uno di quei film che puntano ad entrare nell’animo e nel cuore dello spettatore senza necessariamente creare effetti a sorpresa o speciali.
Qui sembra tutto naturale, dalle location, suggestive e fredde come il dramma che vivono i personaggi, alla costruzione del rapporto tra i due protagonisti, affiatati e in simbiosi fin dall’inizio.
Un film che
fa dei rapporti e della loro evoluzione il punto di forza, grazie anche all’ottima interpretazione di
Ginevra Francesconi e al veterano
Francesco Montanari.
Regina sarà visibile nel
2021, distribuito da Adler Entertainment. Ci auguriamo, che malgrado la pandemia, Regina di Alessandro Grande possa avere un ampio pubblico.